“LāHo ascoltato con grande interesse la Messa di Requiem, scritta in uno stile diatonico sem- plice, anzi genuino, in un buòn senso. Parla un linguaggio accessibile a tutti gli ascoltatori, non troppo difficile, ma neanche troppo facile. Mi piace il suo uso intelligente del Canto Gregoriano e la parte importante dellāorgano; prevalgono Arasi di quattro e quattro battute, corrispondenti a tanti versi del testo latino. Ć una composizione di un autentico sentimento religiosoā.